La negatività uccide la creatività
La negatività uccide la creatività
Nel mio essere lavoratore prima, e imprenditore poi, ho imparato a conoscere il mondo del lavoro e le persone che lo compongono.
Mi sono messo a sedere da entrambi i lati della scrivania per così dire, comprendendo bene cosa fa la differenza nell’ottenimento di un ottimo risultato.
Inizialmente mi sono concentrato sulle tecniche, perché pensavo erano quelle a fare la differenza ed in realtà, non mi sono allontanato di molto, tuttavia, mi mancava qualcosa che rendesse le tecniche efficaci al di là del valore intrinseco.
Ecco che la risposta era sotto il mio naso, si esattamente sotto il mio naso.
La negatività uccide la creatività
Sì, perché la strategia per prendere le migliori decisioni e utilizzare la meglio il pensiero è essere creativi e la creatività va di pari passo con il proprio stato d’animo.
Se sei in uno stato negativo è difficile che tu possa prendere delle decisioni importanti e sagge perché la negatività uccide la creatività.
La questione è chimica quando siamo di malumore le tossine invadono il nostro copro ed il nostro cervello limitando le creazioni appunto di informazioni intuizioni occorrenti in quel dato momento
La negatività altera le nostre reti neurali e può avere gravi ripercussioni sulla nostra #efficenza mentale.
In effetti, alcuni neuroscienziati hanno dichiarato che viene compromesso il sistema Parasimpatico che rappresenta la normale risposta dell’organismo ad una situazione di calma, riposo, tranquillità ed assenza di pericoli e stress.
Quindi siamo in presenza di stress o di pericolo spesso immaginario come la negatività che è l’immaginazione di qualcosa che potrebbe accadere o non accadere mai.
Immagina quando hai una discussione con un tuo collaboratore o se sei un collaboratore e discuti con il tuo capo spesso, si crea una situazione di stress, mantenere il controllo del proprio stato emotivo è complesso ma fondamentale.
Perché?
Perché capita a tutti noi che magari a fine giornata quando ci mettiamo in macchina e sulla via del ritorno a casa le tossine andate in circolo nella discussione iniziano a sparire e puntualmente ripensiamo a quello che è successo nella discussione ed emergono spontaneamente tutte quelle risposte che sarebbero state utili.
Questo è l’effetto è l’effetto che fa la negatività uccide la creatività di una persona, e per chi ha a che fare con collaborati, commerciali, clienti diventa indispensabile conoscere come gestire al meglio questa attività.
Passare da uno stato di negatività a uno stato di positività può richiedere tempo e sforzo, ma ci sono diverse tecniche che possono aiutarti in questo processo.
Ecco alcune strategie che utilizzo come business coaching con le persone che seguito in azienda:
Fare consapevolezza consiste nel concentrarsi sul momento presente senza giudizio.
Osserva i tuoi pensieri e sentimenti negativi senza lasciarti trascinare da essi.
Concentrati sulla respirazione e porta la tua attenzione nel qui e ora.
Durante il contrasto di evitare di prendertela sul lato personale e solo un confronto divergente e se resti come si dice sul pezzo puoi portato a diventare un confronto convergente.
Se puoi passeggia.
La passeggiata fa scendere il livello di cortisolo nel corpo riuscendo la sensazione di stress.
Ricorda lo stress non è sempre un fattore negativo, lo diventa quando resti stressato per troppo tempo.
Limita l’esposizione alle fonti di negatività: Se ci sono persone o situazioni che ti portano sempre verso uno stato di negatività, cerca di ridurre la tua esposizione ad esse.
Cerca di circondarti di persone positive e ispiranti, e cerca di evitare o affrontare in modo sano le situazioni che ti fanno sentire male.
Ricorda che ogni persona è diversa, quindi potrebbe essere necessario sperimentare diverse tecniche per trovare quelle che funzionano meglio per te.
Se la negatività persiste si può fare un lavoro più mirato sui tuoi obiettivi ed è molto probabile che è lì che qualcosa non quadra o non ti risuona.